Henry James, visitando l’Umbria, scriveva: «La sua [del visitatore] prima cura sarà di non aver fretta nel camminare dappertutto molto lentamente e senza meta conservando tutto quel che i suoi occhi incontreranno».
Un pugno di parole quello che ha ispirato questo itinerario tra i sapori e gli aromi della Valnerina, tasselli di un mosaico antico, quello della tradizione umbra, che vuole raccontare la sua storia. Un viaggio per riappropiarsi del proprio tempo, nel cuore di un’Umbria che non conosce fast food. Ci sono passato, presente e futuro racchiusi nei sapori della Valnerina
Sapori e tradizioni autentiche che riprendono vita in un gioco di valli e altopiani, luoghi in cui è custodito il genio dell’uomo; luoghi in cui tradizione, sapienza e ruralità si intrecciano con intense passioni, ispirazione pura e stupefacente grandezza.
Percepire tutto lo stupore del viaggiatore racchiuso in un solo luogo, sentirsi avvolgere dalle meraviglie del Creato in un solo sguardo, scoprire il mistero dell’ispirazione più pura, conoscere il desiderio delle genti umbre di riflettere, a tavola, la ricchezza della loro terra: ecco perché compiere questo viaggio nei sapori della Valnerina.
Lo Zafferano Purissimo, una storia dal sapore di leggenda
L’arcano mistero che avvolge l’etimologia della parola “Crocus Sativus”, denominazione scientifica con cui viene comunemente indicato lo Zafferano, si perde nella leggenda del fanciullo Crocco che, avvolto nell’aurea letteraria delle Metamorfosi di Ovidio, si innamorò mortalmente della ninfa Smilace per poi essere tramutato in un biondo fiore di zafferano.
Lo Zafferano ed il mondo antico
Simbolo di augurio e prosperità coniugale ancora oggi,in Oriente ,il Crocus Sativus viene regalato come auspicio di lunga vita in virtù delle proprietà terapeuticheed afrodisiache con cui esalta il corpo . Impiegato nel corso dei secoli per ottenere il colore giallo nella preparazione delle tonalità pastello destinate agli affreschi e per tingere vesti e tessuti, allo Zafferano vengono attribuite nobili proprietà cosmetiche ed officinali.
Lo Zafferano in Umbria
La storia della verde Umbria e dei suoi antichi sapori è indissolubilmente legata alla coltivazione dello Zafferano, tant’è che negli Statuti Perugini del 1200 si proibiva la semina del Crocus Sativus ai forestieri. Le rotte mercantili che contribuirono alla diffusione del culto dello Zafferano trovarono nella Valnerina una fertile dimora su cui sbocciare ,in particolar modo a Cascia, orto botanico e foro commerciale all’interno del quale il Crocus Sativus rappresentava una pregiata merce di scambio.
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