Dicembre per antonomasia è un mese di festa, di tanto tempo libero da dedicare a noi stessi, alla famiglia e agli amici. Di babbi natale appesi alle terrazze, come piccoli ladruncoli vestiti di rosso, di alberi di natale nelle piazze e nelle case, a volte eleganti e sfarzosi altre un po’ kitsch, ma pur sempre d’atmosfera.
In questo periodo ci permettiamo qualche eccesso culinario e ci concediamo delle gite per visitare località caratteristiche o mercatini di Natale. Anche se il freddo pungente ci fa stringere nelle giacche e affondare il naso nelle sciarpe di lana colorata, ne approfittiamo per fermarci in qualche stand che offre cioccolata in tazza calda con la panna o vin brulé dal gusto aromatico.
Se anche voi avete voglia di fare un viaggetto nella nostra bella penisola, vi consiglio di visitare uno splendido borgo medievale immerso nelle colline umbre, pieno di storia e fascino: Monteleone di Spoleto in provincia di Perugia, che è stato inserito nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia. A dicembre, anche questo paesino si riempie di magia e offre svariate attrazioni per far trascorrere una o più giornate immersi in un’atmosfera fiabesca.
LA MOSTRA MERCATO DEL FARRO
Dal 5 dicembre si svolge la Mostra Mercato del farro DOP e dei prodotti tipici della montagna. Secondo la leggenda San Nicola, patrono del paese, passando per il borgo e vedendo lo stato di povertà dei suoi abitanti, regalò loro il farro. Infatti, ancora adesso, durante la festa si ripete la distribuzione alla popolazione di questo cereale, diventato ormai un’eccellenza con denominazione d’origine controllata. Fino al 9 del mese si svolge, all’interno della manifestazione, il caratteristico Mercatino di Natale ad Alta Quota con i prodotti di artigianato locale e non, spettacoli di musica e gastronomici e preparazione della famosa minestra di farro DOP che viene preparata secondo la ricetta tradizionale, assolutamente da assaggiare.
L’ultimo giorno la festa si chiude con il Focone della Venuta, un grande fuoco che viene acceso per ricordare il passaggio della Madonna di Loreto, non mancano intrattenimento, banda del paese e folclore popolare.
MONTELEONE DA VISITARE E DA SCOPRIRE
C’è un mistero, a cavallo tra leggenda e storia, che racconta di una biga ritrovata da un contadino a Colle del Capitano, mentre era al lavoro nei campi e che poi fu venduta ad alcuni mercanti d’arte che la portarono in America. La Biga esiste realmente ed è veramente “volata” oltreoceano, trafugata ad inizio del XIX secolo, e adesso è esposta al MET Metropolitan Museum Of Art di New York, ma se volete vederla ugualmente la trovate riprodotta a grandezza naturale all’interno del PICCOLO MUSEO DELLA BIGA, proprio nel centro del borgo. Vale la pena andare ad ammirare questo manufatto, opera della scuola del Maestro Manzù e anche la chiesa stessa e l’ex convento meritano una visita.
La Torre dell’Orologio del 13° secolo che segnava l’accesso al centro del borgo, domina tutto Monteleone e la splendida vallata che lo circonda, ma anche la chiesa della Madonna delle Grazie e tanto altro ancora. Monteleone è veramente un luogo dove natura ed arte si fondono creando una simbiosi perfetta.
GLI STRASCINATI E LA LEGGENDA
Se poi tutto questo camminare vi ha fatto venire un certo languorino, non potete astenervi dall’assaggiare i famosi strascinati, una pasta fresca condita con pancetta e salsiccia, simile alla carbonare, ma versione plus. La leggenda narra che, alla fine del 1400, si riaccese una feroce lotta tra Guelfi e Ghibellini; i sostenitori del re francese Carlo VIII invasero Monteleone, presero possesso del castello imprigionando gli uomini e ordinando alle donne di preparare loro un banchetto per rifocillarsi. Le donne, che naturalmente odiavano gli invasori, prepararono loro della pasta, i penchi, e la servirono scondita. Vedendosi arrivare questa pietanza così poco invogliante, gli assalitori minacciarono di legare ai cavalli gli uomini fatti prigionieri e di trascinarli fino alla loro morte. A questo punto le donne, per salvare i loro famigliari, condirono la medesima pasta con tutto quello che trovarono nelle dispense, salsiccia, guanciale, pecorino e uova. Con questo primo piatto goloso riuscirono a salvare i propri uomini, dando origine ai famosi “strascinati” che vengono preparati a Monteleone ancora con la ricetta tradizionale. Non ve li perdete!
Se, mentre preparate l’itinerario per andare a Monteleone, volete ammirare l’atmosfera che aleggia in questo piccolo borgo a quasi 1000 metri di altitudine, potete osservare le immagini che alcune webcam, posizionate in diversi punti, scattano ogni dieci minuti.
Guarda il programma della Mostra Mercato del FARRO DOP
Il riepilogo di un weekend di dicembre in montagna
Riepilogo: dal 5 al 10 dicembre ritorna la Festa di San Nicola Patrono e la Mostra Mercato del farro DOP
Il 5 dicembre c’è la distribuzione del farro benedetto a tutta la popolazione dal parroco don Canzio Scarabottini
il 6 dicembre si procede con i festeggiamenti in onore del Patrono San Nicola
dal giorno 8 dicembre si procede con l’accensione della Stella di Natale con i mercatini che daranno vita al borgo
Il giorno 9 dicembre ci sarà il Focone della Venuta tra folclore e tradizioni religiose, con la benedizione del grande fuoco.
Dove dormire? Prova a prenotare presso l’Agriturismo Colle del Capitano
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